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giovedì 20 febbraio 2020

Aree dismesse: che fare? - 2 Febbraio 2020

La serata pubblica convocata per dibattere delle aree dismesse saronnesi in ottica di un loro utilizzo a scopo sociale, ha espresso ricchi e propositivi contenuti sia tra i vari relatori intervenuti, tra i quali il Prof. Giuseppe Micciarelli e la Prof.ssa Maria Francesca de Tullio della Rete Nazionale dei Beni Comuni Emergenti e ad Uso Civico, sia dagli interventi del pubblico presente, associazioni saronnesi e cittadine/i.

Marco Eberle, di Attac Saronno, ha tracciato un profilo storico su queste aree protagoniste negli ultimi 25 / 30 anni di varie stesure del PGT, ma lasciate per lo più inutilizzate in questo lasso di tempo, a fronte di una volontà cittadina che, organizzandosi in associazioni piuttosto che collettivi giovanili, ha dimostrato il forte desiderio di un loro recupero ad uso sociale.



Aree che rientrano a pieno titolo in quelli che Micciarelli definisce "Ex-luoghi" (Ex-Isotta Fraschini, Ex-Asilo Filangeri a Napoli,....) cioè aree o strutture che hanno cessato la loro funzione originaria (produttiva o sociale) ma che possono rappresentare una nuova opportunità per la cittadinanza.

Con il loro ri-utilizzo sociale infatti potrebbero nascere nuove esperienze di autorganizzazione e cooperazione, a patto che non le si lasci cadere nel dimenticatoio o nel degrado, prodromici alla loro "valorizzazione" (economica) e alla conseguente (s)vendita sul mercato a scapito di tutti.

Esempi di autorganizzazione per la gestione di questi beni (pubblici o privati) da parte di abitanti (non solo cittadini) portati dalla de Tullio (comune di S. Vito dei Normanni), dimostrano anche come si possano creare nuove economie locali per combattere la fuga di giovani dalle città. Fin qui le relazioni previste per la serata.

Alla serata è stato invitato, con facoltà di intervenire, l'avv. Angelo Proserpio, il quale aveva partecipato alla riunione introduttiva a questo percorso (4 dicembre 2019) di Attac Saronno, intervenendo a proposito dell'imminente passaggio di proprietà dell'area ex-Isotta.

Proserpio ha accettato l'invito e ha preso la parola dal pubblico, proseguendo dal suo punto di vista la riflessione sul dualismo, destinazione-gestione, per "mettere al sicuro" dalle regole del mercato immobiliare e dalla speculazione edilizia questo Bene che potrebbe diventare Comune.

L'avvocato ha fatto riferimento ad un investimento a fondo perduto (donazione) da parte della nuova proprietà dell'area alla comunità saronnese attraverso una società privata costituitasi allo scopo di vedersi assegnare l'area dal tribunale denominata "Saronno - Città dei Beni Comuni S.r.l.".

Anche in risposta all'intervento di Proserpio, la prof.ssa De Tullio si riferisce ad altri esempi che testimoniano, come in casi analoghi a Saronno (Ri-Maflow a Milano, molto vicino territorialmente), come le condizioni siano quella di mantenere una destinazione d'uso collettiva del bene che si va a recuperare e che si mettano in campo metodi decisionali collettivi in merito alle varie forme di governo da esercitare sulla gestione del  bene.

Micciarelli inoltre, citando due pericoli che potrebbero verificarsi con la presenza di una S.r.l. (greenwashing e commonwashing, cioè utilizzo di capitali comunque speculativi, ma con immagine "common" o ecologica) e sottolineando la complessità del caso specifico, rilancia sulla necessità di fare rete tra associazioni e/o tra associazioni e cittadini affinchè si possano richiamare tutte quelle competenze per "andare a vedere le carte" e quindi scegliere la soluzione migliore perchè si possa parlare davvero di un Bene Comune per uso e gestione a servizio di tutte e di tutti.

Inoltre il tema dei Beni Comuni è legato a doppio filo a due campagne di Attac Italia, che verranno a breve poste all'attenzione della cittadinanza, riguardanti due testi di legge di inziativa popolare sulla finanza locale e sulla ri-pubblicizzazione di Cassa Depositi e Prestiti, la banca (pubblica fino al 2003) che prestava denaro a tassi "politici" di interesse agli Enti locali, per una loro riappropriazione della funzione a favore dei cittadini.

Rivedi il video della serata a questo link!

L'incontro, partecipato da un pubblico numeroso, che ha riempito la sala della Nevera è stato concluso con un invito alla cittadinanza interessata a monitorare con noi l'evolversi della situazione perchè si tenga alta l'attenzione su quest'area e si intavoli una riflessione collettiva finalizzata a trasformarla DAVVERO in un Bene Comune.

Attac Saronno